Nuovi problemi per la linea metropolitana A di Roma: la stazione Anagnina, uno dei capolinea della A e snodo fondamentale di collegamento della periferia est della Capitale, è stata chiusa nell’orario di punta per 4 ore. Alle 4 di questa mattina un mezzo di servizio con un gruppo di manutentori è deragliato. Nessuno è rimasto ferito ma lo svio, avvenuto durante l’orario di chiusura della linea, ha provocato danni all’infrastruttura e causato lo stop.
La tratta Cinecittà-Subaugusta-Anagnina è stata riattivata intorno alle 10. Anagnina è rimasta chiusa per ore: lunghe le file per i bus navetta. I disagi si sono addizionati alle ormai note chiusure delle stazioni Spagna, Barberini e Repubblica. Tanti gli utenti che, nel frattempo, si sono sfogati sui social, definendo carenti le informazioni e accusando l’azienda di non mettere a disposizione i bus navetta annunciati.
Una recente mozione dell’Assemblea capitolina prevede lo spostamento dell’autostazione attualmente operativa a Tiburtina in cui ogni anno transitono 8 milioni di passeggeri gestiti da Tibus, su una porzione di area all’interno del nodo Anagnina: dopo i fatti odierni è facile immaginare gli enormi disagi che avrebbero dovuto affrontare gli utenti del terminal bus.
Questa soluzione aumenta i costi per l’amministrazione (sono previsti infatti 600mila euro di spesa per l’adeguamento) non viene incontro alle istanze dei comitati di quartiere e del territorio romano, non risolve i problemi della mobilità cittadina, ma soprattutto complica la vita dei viaggiatori, pendolari e studenti. Il sito di Anagnina non offre attualmente servizi adeguati e la collocazione logistica presenta condizioni di intermodalità neanche lontanamente paragonabili a quelli offerti attualmente da Tiburtina.
Recentemente è stato presentato un nuovo progetto di iniziativa popolare per riqualificare l’area Tiburtina con aree verdi, pedonali e ciclabili, in vista dell’abbattimento della Tangenziale est previsto per giugno.
Il progetto – lanciato da un coordinamento dei comitati Associazione Rinascita Tiburtina, Cittadinanzattiva assemblea territoriale Nomentano, Comitato Cittadini Stazione Tiburtina e Vento di Cambiamento Fenix, supportati dallo Studio di Architettura Partecipata AUP – è ora oggetto di un programma di raccolta di 5000 firme, necessarie per chiedere l’esame in Assemblea capitolina.
Nella proposta, il terminal bus ora sito nel piazzale ovest del quartiere, rimane inquadrato nella nuova visione proprio per espressione dei cittadini in virtù del suo indispensabile ruolo nel sistema della mobilità romana, nazionale ed internazionale, e nel controllo degli spazi pubblici limitrofi. Una stazione bus rinnovata, non più “aperta”: il nodo intermodale, uno dei più importanti d’Italia, vivrebbe così l’occasione di diventare un terminal chiuso con filtri per l’aria e pannelli solari, ecologico, funzionale e con servizi moderni, mantenendo la funzione di nodo di scambio all’interno di una città strutturata e vissuta.
La raccolta firme è già partita: obiettivo 5000 sottoscrizioni entro 90 giorni. E’ possibile contribuire alla rinascita della zona firmando nelle seguenti postazioni: