Centro direzionale nevralgico per gli spostamenti dei cittadini romani e non, il terminal Tibus di Roma movimenta ogni anno oltre 8,5 milioni di passeggeri che da Roma in pullman raggiungono tutte le regioni italiane e varie località europee. Ma non solo. L’autostazione è anche un punto di snodo fondamentale per la mobilità cittadina per la vicinanza alla stazione ferroviaria di Roma Tiburtina, alla metropolitana, alla stazione di bus urbani, taxi e al treno metropolitano per l’ aeroporto internazionale di Roma Fiumicino.

Oggetto di una proposta urbanistica cittadina di riqualificazione della zona antistante l’autostazione presentata da vari Comitati di quartiere e sostenuta dall’attuale gestione della Tibus, l’area, dopo la bocciatura del progetto da parte dell’amministrazione capitolina e la demolizione della tangenziale est, versa ora in una situazione di totale degrado e incuria. “Benvenuti a Tiburtina tra discariche disagi” così titolava ieri il reportage di Luca Monaco su Repubblica, ad evidenziare uno scenario che oggi come oggi si presenta con segnaletica inesistente o poco chiara, tapis roulant non funzionanti, tratti di marciapiede ridotti a latrine e discariche di rifiuti, alberi abbattuti ed erbacce ovunque. Ben diverso, dunque, da quello degno di uno snodo tanto nevralgico per passeggeri e cittadini.

Negli ultimi anni la Tibus ha messo in campo tutti gli sforzi possibili per garantire la massima efficienza e qualità dei servizi, anche adottando piani straordinari integrativi di sanificazione e disinfezione di tutte le superfici a contatto con il pubblico e adoperandosi per mantenere una costante collaborazione con le Forze dell’Ordine per la sicurezza del territorio.

La sicurezza dell’intera zona e dei viaggiatori è sempre stata prioritaria per Tibus che svolge dunque non solo un ruolo di snodo fondamentale per il sistema della mobilità romana, nazionale ed internazionale, ma anche di controllo “sociale” degli spazi pubblici limitrofi.